Multistrato Complesso

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Definizione

Con "Multistrato Complesso" Guelfo Margherita (2012) intende un costrutto teorico utilizzabile come modello esplicativo per orientare le indagini sui sistemi mentali trans-personali e le gruppalità umane; ovvero quell’insieme che possa contenere le relazioni tra tutti quei fenomeni, non riconducibili esclusivamente ai processi psichici individuali, che appartengono all’intreccio delle relazioni complesse fra entità individuabili a livelli differenti dei sistemi umani; ad esempio cellule, organi, individui, gruppi, istituzioni.
Il nome “multistrato complesso” è una deformazione del “multistrato compresso”, termine in uso nella falegnameria che denota sfoglie di compensato conglomerate a pressione l’una sull’altra a formare una unica lamina multipla.


Retroterra teorico

Si tratta di un modello psicologico gruppale che "...partendo dal Freud della psicologia delle masse, totem e tabù, il Disagio della Civiltà, attraversi Bion, scavalchi i piccoli gruppi terapeutici raccogliendone la funzione gamma di Corrao ed approdi alle teorie evolutive del Caos e della Complessità, alle Strutture Dissipative ed alla organizzazione della Teoria Generale dei Sistemi.” (Margherita, 2007).

Caratteristiche

A fini analitici il Multistrato Complesso viene descritto attraverso le seguenti categorie (Margherita, Auricchio 2009; Margherita, Rotondi, Caruso, Braucci, Cimmino 2010; Margherita, Rotondi, Verde, Braucci, Di Biase, Loffredo, Pone, 2012): enti-campi

 

Enti: in questa categoria comprendiamo tutte le soggettività indagabili: soggetto individuo, soggetto gruppo, soggetto istituzione, etc. Ciascun soggetto è portatore di un proprio Vertice osservativo individuante ed allo stesso tempo è oggetto di osservazione da parte degli altri enti collocati allo stesso o ad altri livelli. Questo complesso di interazioni può essere rappresentato attraverso la metafora dell'Occhio della mosca (Margherita 2011).

Campi: sono porzioni di spaziotempo entro i cui confini (membrane) sono percepibili gli effetti delle interazioni degli enti e delle energie ivi contenuti.

Ogni campo delimitato da una membrana individua un ente che è contenuto in un campo, magari insieme ad altri enti simili, a sua volta delimitato da una membrana sovra sistemica (Fig. 1: l’istituzione contiene gruppi, il gruppo contiene individui, l’individuo contiene cellule). Nel campo è possibile così differenziare una sua dimensione continua interna ai singoli enti ed una sua dimensione discreta legata alle discontinuazioni operate dalle membrane. Le cellule scompaiono quando si mette a fuoco l’individuo, l’individuo scompare quando si mette a fuoco un gruppo etc.
Questa dimensione si complessifica se consideriamo, parallelamente ai campi fisici in cui si declinano le realtà descritte, i campi mentali in cui tali realtà si declinano sotto forma di virtualità, ad esempio nello spazio mentale dell’individuo vengono contenute le rappresentazioni dinamiche del gruppo e dell’istituzione e 

topologia-complessa

viceversa (vedi Fig. 2). Si tratta di una topologia complessa che allude al rapporto interno/esterno, finito/infinito che rimanda alle prospettive del nastro di Moebius e della topologia frattale.

Energie: gli enti situati nel campo sono in relazione energetica fra di loro. Agglomerati di atomi si relazionano attraverso energie fisiche (nucleari forti e deboli, elettromagnetiche,etc.); agglomerati di cellule si relazionano attraverso energie chimiche; agglomerati umani si relazionano attraverso energie emotive. La psicoanalisi considera come energie psichiche quelle corrispondenti a pulsione di vita,
pulsione di morte e potremmo aggiungere a queste la pulsione epistemofilica ( L, H e K, con Bion). Dal punto di vista gruppale sono organizzatori emozionali gli assunti di base bioniani (accoppiamento, attacco-fuga e dipendenza). Queste energie emotive, entro una dimensione comunicativa, possono esprimersi sia come singole interazioni discrete fra enti (es. amore tra due individui), sia come il complesso delle relazioni di campo (es. AdB di accoppiamento del gruppo). Le energie emotive presenti in un campo interessano ed attraversano tutti gli enti ed i campi sottosistemici contenuti in esso, assumendo qualità coerenti ed omogenee con i singoli sistemi interessati.

"Così ho esplorato come in campi differenti, verità differenti, vengono contemporaneamente osservate da entità differenti, in stati di coscienza differenti che lo descrivono con linguaggi differenti" (Margherita 2007).
Questa affermazione identifica una serie di elementi in relazione fra loro che possono essere sintetizzati attraverso una formula: L = f (I, + - V, Sc) ovvero il linguaggio con cui si esprime un livello del sistema è funzione dell’identità di questo, della sua verità/bugia, del suo stato di coscienza (Margherita 2005).

All’interno del Sistema Multistrato, alcune Gestalten Psicoanalitiche come il Setting, il Transfert e l’Interpretazione vanno incontro a trasformazioni topologiche che adeguano alla variabile del nuovo contesto (coppia, gruppo, istituzione) l’invariante del loro senso psicoanalitico (Margherita, 2011; Margherita, Rotondi, Verde, Braucci, Di Biase, Loffredo, Pone, 2012).

Finalità


Dal punto di vista pragmatico, tale costrutto si propone una duplice finalità:
Ricerca - in quanto strumento d'indagine, esso amplia il campo dei fenomeni potenzialmente oggetto di indagine analitica inserendoli entro il paradigma della Complessità;
Clinica - in ambito clinico esso fornisce uno strumento interpretativo in grado di orientare il clinico in un campo caotico di sistemi di gruppalità, entro cui accadono eventi da comprendere, come piccoli o grandi gruppi ed istituzioni (didattiche, terapeutiche etc..).

 

Bibliografia
Margherita (2012)
(Margherita, Auricchio 2009; Margherita, Rotondi, Caruso, Braucci, Cimmino 2010; Margherita, Rotondi, Verde, Braucci, Di Biase, Loffredo, Pone, 2012)
(Margherita 2011)
(Margherita 2007)
(Margherita 2005)
Bion “Attenzione e interpretazione” ed “Esperienze nei Gruppi”

(Salvatore Rotondi, Federico Pone, Marina Esposito, Maria Pina Famiglietti, Elia Cadente)

Ultimo Contributo

Un setting istituzionale multistrato

Uso della teoria e tecnica del Multistrato in una supervisione di un gruppo e dell’istituzione in cui è stato condotto

Le streghe di Benevento nel bosco di Rashōmon

Tesina della scuola di specializzazione: "Istituto Italiano Psicoanalisi di Gruppo"

Allieva: Loredana Vecchi

Relatore: Guelfo Margherita

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